1. |
Bisestilità
05:17
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Come un gatto smarrito nella medesima strada,
in un ritorno a casa simile a quello di quattro anni fa.
In una notte di luci, di caos, perdizione
con una luna smagrita a sancire l’ingresso in una nuova bisestilità.
Questa è per tutto ciò che è stato già,
questa è per tutto quel che ne sarà.
E cammino con gli occhi allucinati
e uno sguardo da faina
dentro ai ricordi di quando
stavo alle pezze
E ora si sono lontani quei vecchi dolori,
dovuti alle antiche gioie, le antiche noie,
e rimane soltanto più un pezzo di puzzle
e una memoria distante d’un assedio d’assenza
Questa è per tutto quel che è cambiato da quell’anno là,
questa è per tutto ciò che muterà
in questa nuova bisestilità.
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2. |
Postumo
03:32
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Scorza vuota,
senza coscienza
ne volontà.
Nella testa un’elica
e niente giri di parole.
Un tronfio soldatino di stagno
nauseato più che altro da se stesso.
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3. |
Il blues del molo
03:07
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Non c’è nessuno qui, su questo molo
solo una gabbiano che scruta di traverso me,
che sto seduto, perso nel mare,
che come Spartaco sto a pescare,
che sto sott’acqua a rimuginare,
che sto davanti alle onde a cantare.
Senza la fretta di doversene andare,
senza le ansie da dover restare,
senza dipendenze affettive,
senza tempi morti da dover riempire,
il blues del molo mi porta là
in una solitaria serenità.
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4. |
Tigre
02:56
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Tigre
poi ti scorgo in mezzo alla folla che non sa.
Tigre
bianca come la neve che si è sciolta già.
Tigre
qui non è altro che un susseguirsi di ovvietà.
Tigre
e tu divori feroce la mia razionalità.
Tigre
e ancora una volta quel che resta lo si sognerà.
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5. |
Sei bella come il dì
03:43
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Coveri di Bugo
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6. |
33
03:23
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Chico lo senti che vento
non sarà quello d’Islanda
ma il suono c’è tutto.
E questo giorno per me particolare
trovo sia belle renderlo normale (come tutti):
fra sofismi vari e il sentire
e l’aver voglia di esprimere ancora qualcosa di sé,
fra notti insonni, notti dionisiache, abissi notturni
e notti a braccetto coi giorni;
fra biglie in buca e luci soffuse,
fra stati alterati e lenti entusiasmi;
fra conoscenze di donne e donne già note
in legami non troppo stretti;
fra dischi d’ascoltare e viaggi troppo brevi
e foto che imprimono immobili un momento;
fra nuovi amici nuove voci,
fra consonanze e dissonanze;
fra tutto questo e altro ancora
questo spartito continua a riempirsi di note,
la struttura è spesso difficile da tenere a mente
ed è sempre in continua variazione
ma le variazioni sui temi quotidiani
sono fondamentali per mantenere un certo
swing.
E allora canto di persone,
io canto di mie sensazion,i
canto di luoghi,
canto di vodka tonic...
Chico lo senti che vento
non sarà quello d’Islanda
ma il suono c’è tutto.
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7. |
Bananas
05:15
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Dal film ‘Il dittatore dello stato libero di Bananas’
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8. |
Perpetuare
04:38
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Riflesso dal finestrino di un tram notturno
l’interno ribaltato, capovolto
e la strada corre fuggevole.
Miraggi e vecchie storie di rancore
oltre i confini dei capricci e degli inganni,
manovre d’evasione dal nulla.
Perpetuare.
Penso ai meccanici e alla meccanica del corpo umano,
credo che i numeri lascino il tempo che trovano,
credo che i numeri lascino il tempo.
Manovre d’evasione
dai trionfi
del nulla.
Perpetuare.
Ed è quasi mattina sul medesimo tram
e i fumi della metropoli incorniciano
frammenti che irreali scorrono.
Perpetuare.
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9. |
Notte, facci compagnia
02:25
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Dal film ‘Io, Chiara e lo Scuro’
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10. |
Friedrichstrasse
03:19
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Cosa vai cercando visionario,
sono i particolari
o è l’antica giovinezza
della storia di questa città?
Che ha tappezzato e colorato
le nostre pareti
di lasciti, scarabocchi,
di alieni, di schermi, di messe in scena,
di aneliti.
E da ogni dove si scorge la Torre
e quel che resta del Muro,
c’è un groppo in gola,
c’è la volontà di andare oltre, ben oltre
un’alba di zenzero.
Verso il Checkpoint.
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Mattia Martinengo Torino, Italy
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