1. |
Girasoli
03:41
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Sommerso dalla polvere
delle mie inadeguatezze,
delle bollette da pagare,
della mia scarsa attenzione,
e da una quotidianità contaminosa,
da una quotidianità contaminosa.
Poi dopo la polvere gioco i miei incubi
razionalmente,
ed un pensiero, un’ossessione che ho da tempo
che lenta va a concretizzarsi.
E aggiungo i pezzi:
tutti gli “ora e per sempre”,
e aggiungo pezzi,
in mia presenza radioonde: “ora per niente”.
Chissà a dove porteranno
certe incertezze,
si riconduce poi sempre tutto
ad altri letti.
Ed ora vorrei solo il caldo abbraccio dei girasoli.
Io ora vorrei solo affogare
fra i girasoli.
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2. |
Un'altra domenica
02:00
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È già finita
che forse non è mai iniziata.
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3. |
Giona
02:21
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Ti sei spezzato il naso
e la morale ed un grillo hai trafitto.
Ma quanto pesa la carta
e quanta ne abbiamo portata
e tu vuoi tagliare tutti i fili
e rimanere.
La, dentro una tela.
La, dentro una tela.
In un bozzolo, dentro una tela.
La, dentro una tela.
GIONA.
Gli occhi grandi allucinati.
Si, gli occhi grandi allucinati.
Ed eri tutto sporco di fumo.
Eri tutto impregnato dal fumo.
E mentre io mi sto ricostruendo
ho raccolto te
e la tua vita sepolta.
La tua vita sepolta.
Davanti alle fauci della balena.
Davanti alle fauci della balena.
Davanti alle fauci della balena.
Davanti alle fauci della balena.
GIONA.
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4. |
Bisestile
03:29
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E son sopravvissuto a un altro anno bisestile,
correndo dietro alla mia coda di nuvole.
Fra biciclette elettriche, ballerine tossiche,
lisergiche voglie di fuggire.
Per me che non vi so suonare
e penso alle puttanate abnormi
che ci ammazzano ogni giorno
un po'.
Nel disincanto la chioma delle luci informi,
informo chi nel vespro della fine del dì?
Nel disincanto la chioma delle luci informi,
io informo chi nel vespro della fine del dì?
E son sopravvissuto a un altro anno bisestile...
Fra biciclette elettriche, ballerine tossiche,
lisergiche voglie di fuggire.
Fra biciclette elettriche, principesse tossiche,
lisergiche voglie di fuggire.
E son sopravvissuto.
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5. |
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L’attimo in cui si spezza qualcosa.
La verità nei simbolismi di determinati avvenimenti.
Che poi
è sempre un tutto o un niente.
Sugli avvicinamenti
decisi più che altro dal caso,
sui messaggi solitari
di certe notti insonni,
sui problemi di comunicazione
o forse è colpa dei mezzi,
l’accontentarsi degli insoddisfatti
ricorda certe vecchie e sporche coperte
destinate ad un tempo determinato
(e poi rattoppi).
E oggi ho fatto tante cose
ma ne ricordo solo una:
che è la conta di tutti i rapporti
da cui mi devo disintossicare
perché piovono
secchiate di merda dal cielo.
Fra le opinioni e fra i bombardamenti,
fra le suggestioni e i bar,
fra le sfumature, gli spigoli e i contorni
io e la mia solita ombra
siamo qui a sgusciare fra le interferenze del giorno
con l’insicurezza di sempre.
Fra disagio ed euforia,
etica, estetica e caos,
prima mi confondo,
poi mi illudo e infine sprofondo
perché piovono
secchiate di merda dal mondo degli umani
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